Poesia di Flora Lalli
Musica di Mozart: " Adagio " ( violino: Andrè Rieu )
IL TRASLOCO (ad Alda Merini)
Se passerete di qui
non chiedete dove mi trovo,
più non abito la vecchia dimora
lungo i Navigli che ho amato,
dove la mia povera carne
si consumava, rinchiusa
come una perla nel guscio.
Là trascorrevo i giorni
della mia lucida follia poetica
a tessere e tessere versi
come un costante rito d'amore
che potesse sedurre il Destino.
Meravigliosa è stata la vita,
incandescente proscenio
per la mia parte:
ho interpretato un guerriero
che ha perso o vinto battaglie,
una trepida sposa, una madre
defraudata dei frutti del grembo,
ed anche una mistica amante,
alchimista sapiente
per travasare il dolore
in ampolle di canto.
Sono morta più volte
nel mio stesso fuoco,
ma come fenice tornavo
ad una segreta visione.
Così vi ho offerto i miei "guai migliori"
senza chiedere nulla
e ciò che vi è parso indigenza
è stato un reame
in cui accoglievo l'ispirazione
insieme agli amici prescelti.
Questo è soltanto un trasloco:
adesso come una rondine
migro stupita
nella nuova Dimora,
presagita da me oscuramente
nei trascorsi deliri.
Qui vivo, m'inebrio,
mi nutro di luce
e sono pura energia
che genera altra poesia.
Ancora m'incontrerete
divenuta musica
sul pentagramma della mia Milano,
e se passerete di qui,
lanciatemi un fiore
nell'acqua dei quieti Navigli;
sarà il vostro bacio per me
che io coglierò per posarlo sul cuore
come il dono perfetto
d'un fervido amante.