Gli Stati Uniti si fermano per l’11 settembre. A 15 anni dagli attacchi contro le torri gemelle e il Pentagono, il Paese è più diviso, complice una campagna elettorale per le presidenziali tra le più feroci della storia.
E per la prima volta dagli attacchi del 2001, cresce il numero di chi teme un nuovo attentato: il 40% degli americani ritiene che sia aumentata la capacità dei terroristi di colpire gli Stati Uniti.
“La minaccia terrorista si è evoluta come abbiamo tragicamente visto da Boston a Chattanooga, da San Bernardino a Orlando – ha detto il Presidente Barack Obama in un video messaggio registrato alla Casa Bianca – Continueremo a essere implacabili in Afghanistan, Iraq, Siria e altrove contro i terroristi come Al Qaeda e Isil. Li distruggeremo e continueremo a fare tutto quanto in nostro potere per proteggere il nostro Paese”.
I nomi delle 2.977 vittime saranno letti nel corso di una cerimonia a New York, nel luogo che il mondo ha imparato a conoscere come Ground Zero, e Barack Obama terrà un discorso al Pentagono.
L’anniversario cade a due mesi dalle elezioni presidenziali. Hillary Clinton e Donald Trump hanno sospeso la campagna elettorale e saranno presenti alla cerimonia di New York.
11 Settembre 2001, i 102 minuti che hanno sconvolto il mondo https://t.co/l0u21MhZvB— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) September 10, 2016