La città di Milwaukee chiede l’intervento della Guardia Nazionale per affrontare i disordini e le proteste innescati dall’uccisione di un giovane di colore da parte di un agente di polizia.
Milwaukee come già Ferguson diventa il cuore bruciante della protesta contro le violenze della polizia. Ma le forze dell’ordine della città del Wisconsin invitano ad evitare ulteriori incidenti.
“So che c‘è stato un notevole movimento sui social media nel tentativo di identificare l’agente che ha sparato. E qui ci sono tante persone che lo minacciano” ha detto in conferenza stampa Edward Flynn, Capo della Polizia di Milwaukee. “Si dà il caso che si tratti di un afroamericano con molti anni d’esperienza, un agente di grande professionalità. Siamo preoccupati per la sua incolumità. Al momento è accanto ai suoi familiari, fuori città” ha spiegato.
Auto bruciate ed incendi in diversi punti della città, tutti legati alle proteste. Almeno 17 le persone arrestate da quando il giovane di colore di 23 anni è stato ucciso. Era armato e non ha risposto all’intimazione della polizia di lasciare la pistola. Le proteste erano cominciate in maniera pacifica durante il fine settimana, ma sono poi degenerate in scontri con le forze dell’ordine.