La battaglia contro l’Isil per la riconquista di Sirte entra nella “fase finale”: lo sostengono le forze governative libiche che hanno occupato il centro Ouagadougou, una struttura che ospitava il quartier generale del sedicente stato islamico.
I soldati del governo di unità nazionale hanno preso un ospedale, l’università, gli edifici di alcune banche, quasi tre mesi dopo l’inizio dell’offensiva contro gli jihadisti che conservano alcuni quartieri residenziali. Sirte è diventata feudo dell’Isil in Libia nel giugno del 2015.
Il colonnello Mohammed Al-Ghasri, portavoce militare, afferma che ormai a Sirte l’Isil è “militarmente finito”: “Le forze statunitensi hanno affrontato i cecchini dell’Isil. I cecchini creavano enormi problemi. Gli statunitensi se ne occupano in modo efficace. Li hanno osservati e hanno colpito le loro posizioni prima che inostri soldati entrassero nella zona”.
Dal primo agosto l’aviazione statunitense ha effettuato 36 bombardamenti su Sirte. L’Italia mette a disposizione le basi sul proprio territorio, ma non ha inviato missioni militari, ha precisato il ministro degli Esteri Gentiloni. Presenti forze speciali con compiti di addestramento e supporto.
Infographic: #ISIS-held areas in #Sirte pic.twitter.com/CqxJv0lCmU— The Libya Observer (@Lyobserver) 11 août 2016