L’attentatore abitava in uno stabile di Nizza. Era totalmente sconosciuto ai servizi di intelligence. Aveva piccoli precedenti di criminalità comune, nulla a che fare con la famosa Scheda S che elenca i sospetti di terrorismo fodamentalista islamico.
Una vicina di casa lo descrive:
_Guardava la gente in modo strano. Apriva a malapena il portone, e non lo teneva se qualcuno stava entrando dietro di lui. Onestamente non si comportava in modo normale.
Aveva i capelli brizzolati, dimostrava sui 35 anni, il tipo che piace alle donne. Non lo avremmo mai immaginato, tutto questo. Non aveva una faccia che metteva paura, ma lo sguardo sì. E stava un sacco a fissare i bambini._
In un altro quartiere di Nizza, è stata fermata anche una donna a lui legata. Gli inquirenti ritengono che possa avere qualcosa a che fare con la strage.
Buhlel faceva l’autotrasportatore. Secondo un testimone che lo conosceva, non era un musulmano praticante, anzi, non aveva mai pregato in vita sua.