Un’ammissione dopo l’altra, si aggravano le responsabilità di Mitsubishi Motors nello scandalo della manipolazione dei test sulle emissioni inquinanti.
Manipolazioni che duravano da 25 anni, ovvero dal 1991, come ha riconosciuto oggi uno dei dirigenti del gruppo nipponico.
Non solo i metodi per i test erano inadeguati, ma l’azienda ha anche alterato i dati dei modelli meno efficienti, ha detto
il presidente di Mitsubishi Motors, Tetsuro Aikawa, durante una conferenza stampa.
“L’inchiesta interna sta procedendo e ha permesso di accertare il periodo in cui si sono svolte queste irregolarità – ha dichiarato – ma resta ancora da capire chi siano i responsabili e per quali motivi abbiano agito in questo modo”.
Ufficialmente sono 625.000 i veicoli interessati, tutti venduti sul mercato giapponese e limitati a quattro modelli di minicar. Ma secondo il quotidiano economico Nikkei, i modelli sarebbero invece “alcune decine”.
In una settimana, il valore delle azioni Mitsubishi si è qua