Il Giappone è tornato a tremare, per la prima volta dopo il disastro di Fukushima.
Una prima scossa di terremoto, nella serata di giovedì, seguita da una seconda nel corso della notte, entrambe di magnitudo superiore a sei, hanno provocato almeno tre vittime e centinaia di feriti.
Un bilancio che rischia però di aggravarsi, mentre si scava tra le macerie degli edifici crollati, alla ricerca di persone rimaste intrappolate.
Nella prefettura di Kumamoto, epicentro del sisma a sud ovest di Tokyo, le numerose scosse di assestamento hanno costretto i residenti a rimanere in strada.
Tra gli sfollati, uno dice di aver sentito la terra tremare in senso orizzontale e verticale.
Un’altra afferma di non essere riuscita a rimanere in piedi per l’intensità della scossa.
Un portavoce del governo ha escluso conseguenze per gli impianti nucleari: nessuna irregolarità nella centrale di Genkai, né in quella di Sendai, i cui reattori sono stati riaccesi da pochi mesi. E nessuna allerta tsuna
