Teatro a 360°, si propone di documentare, attraverso la fotografia, un luogo speciale, quello del teatro, inteso come metafora della vita ma anche come un autentico strumento di terapia e cura, di rieducazione e riabilitazione, per soggetti in particolari difficoltà. Il teatro è un grande palcoscenico, e per alcune persone può essere un sogno, una speranza, un nuovo modo di vivere.
il progetto, nasce da una folgorazione che si è svelata circa tre anni fa, durante un reportage su un tema completamente diverso; un reportage in Bielorussia,in particolare nella zona chiamata “Zona 30”, dove ancora oggi sono tangibili le conseguenze del immenso disastro di Chernobyl. Questa iniziale intuizione, per lungo tempo ponderata e meditata, ha trovato poi l'ulteriore motivazione nella volontà di portare alla luce realtà di vita, di persone e di situazioni che attraverso il teatro possa cambiare totalmente o quanto meno porti la speranza di poter cambiare la propria vita: cosi nasce l’idea del progetto fotografico “TEATRO 360°”.
Gli scatti sono di SANDRO CAPATTI, un fotografo professionista (iscritto all'A.I.R.F.) e collabora come corrispondente per Ansa e Fotogramma. Numerose le esperienze lavorative in redazioni giornalistiche. Ha svolto numerosi reportage di carattere sociale in diversi Paesi, in specifico Africa, Eritrea,Togo, Benin,Sudan, Darfhour, Etiopia e Europa dell'Est. Docente reportage fotografici in Bielorussia.
La mostra è stata realizzata in collaborazione con Untype, Abili allo Sport e Corte di Giarola. Fa parte del circuito Parma 360 festival viral. A fine anno è prevista l'uscita del libro contenente tutte gli scatti e il progetto completo.