http://www.pupia.tv - Lecce - Nella notte tra il 1 ed il 2 marzo i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Lecce hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti indagati e tratto in arresto altri due soggetti colti in flagranza di reato con 65 chili di marijuana.
Le indagini condotte dal Gico di Lecce nell’ambito dell’operazione convenzionalmente denominata “Genesi”, sono state eseguite anche attraverso l’infiltrazione nel sodalizio criminoso di tre “agenti sotto copertura” che fingendosi disponibili all’acquisto di una grossa partita di stupefacente, hanno monitorato i movimenti dei trafficanti giungendo infine, al loro arresto ed al sequestro dello stupefacente.
Le indagini hanno inoltre consentito di accertare l’immediata riferibilità di alcuni di essi al clan mafioso “Vernel”, operativo in agro di Vernole e Melendugno, quale costola della Sacra Corona Unita. Emergevano in particolare forti tensioni con l’attuale reggente del clan legate al mancato pagamento di una fornitura di droga, che sfociavano nel veto imposto dal boss agli stessi indagati di trafficare stupefacenti nell’area di influenza di quella compagine mafiosa.
In tale contesto venivano pure riscontrate gravi minacce rivolte dal capoclan nei confronti dei consociati, ostentando il possesso di armi da fuoco, circostanza che aveva determinato gli indagati ad armarsi a propria volta di un fucile a canne mozze per respingere eventuali azioni ritorsive.
In esito agli elementi raccolti dai finanzieri, il gip di Lecce, Michele Toriello, emetteva su richiesta del Pubblico Ministero della Direzione distrettuale antimafia, Guglielmo Cataldi, un provvedimento restrittivo a carico di tre italiani ed un cittadino di nazionalità albanese, accusati di traffico di stupefacenti, detenzione e porto di armi da fuoco ed estorsione.
L’operazione di polizia, svoltasi in agro di Merine dove risultava posta la base operativa del sodalizio, conduceva all’arresto dei soggetti colpiti dalla ordinanza di custodia cautelare, identificati in C.B., cittadino, albanese di 54 anni, G.P., di 32 anni, V.P., di 58 anni, e L.A., di 37 anni, e di altri due soggetti di nazionalità albanese, P.D., di 31 anni, e L.L., di 27 anni, intervenuti durante le fasi conclusive delle trattative in quanto detentori dello stupefacente poi posto sotto sequestro pari a 65,700 grammi di marijuana.
Successive perquisizioni eseguite presso le abitazioni degli arrestati, consentivano di rinvenire e porre sotto sequestro ulteriori 123,15 grammi di marijuana. Al termine delle operazioni i sei arrestati sono stati associati alla casa circondariale di Lecce. (02.03.16)