Lo scorso anno il 56% delle vetture nuove in Italia è stato equipaggiato con l'ESP. Un dato in crescita, certo, ma non sufficiente a fare del nostro il mercato più virtuoso in Europa in tema di sicurezza, anzi. Le piccole dei segmenti A e B (il 70% del totale) spesso non ne sono dotate, a volta nemmeno come optional. E proprio perché le donne sono le clienti principali di questa tipologia di vetture, Bosch ha voluto dimostrare a dieci campionesse olimpioniche la reale efficacia dell'ESP nella prevenzione degli incidenti mortali su strada. D'altronde la Casa tedesca è assolutamente all'avanguardia nel settore lavorando da oltre 30 anni alla progettazione e allo sviluppo di tecnologie ad hoc per la sicurezza in auto.
Ha così organizzato una lodevole iniziativa sul circuito di Monza dove atlete sportive del calibro di Margherita Granbassi, Paola Pezzo, Mara Santangelo, Diana Bianchedi, Annamaria Marasi, Fabrizia D'Ottavio, Francesca Dallape', Giovanna Trillini, Alessia Arisi e Maria Moroni sono diventate pilote Bosch per un giorno cimentandosi in situazioni di emergenza appositamente simulate e con test al fianco di guidatori esperti. Hanno così avuto modo di capire come l'ESP sia in grado di evitare le sbandate correggendo i guidatori più attenti. Se il sistema fosse introdotto in modo più capillare, in Europa si potrebbero salvare oltre 4.000 vite umane.