Più cooperazione tra le forze di polizia: a spingere in questa direzione è in particolare l’Olanda, che dall’inizio del mese è presidente di turno dell’Unione europea.
Nella sede dell’Europol all’Aja si è svolto un congresso dei vertici delle agenzie anti-terrorismo.
Il ministro degli Esteri olandese insiste per lo scambio di informazioni:
“Serve un rapporto di fiducia tra le agenzie, perché si possano condividere tempestivamente non solo informazioni di carattere generale, ma anche nomi precisi, piani di viaggio, dettagli sulle carte di credito”.
Se a un sospettato vengono congelati i conti, a volte questi è in grado di usare la carta di credito all’estero, a causa della mancata comunicazione.
L’inchiesta successiva alla strage parigina del 13 novembre ha dimostrato che molti dei responsabili erano già stati messi sotto osservazione dalle polizie di vari paesi, ma l’informazione non era stata diffusa tempestivamente o non nei modi auspicati.