http://www.pupia.tv - Roma - Negli ultimi due anni, molti giovani stranieri si sono presentati presso gli Uffici del Commissariato “Viminale” per essere accolti e collocati in strutture di prima accoglienza, come peraltro avviene ormai da anni. Basti pensare che il solo Commissariato della Polizia di Stato di via Farini ha accolto circa 600 minori, la maggior parte egiziani. Accade spesso però, che molti di loro vengano arrestati in quanto autori di reati predatori.
E’ in questo contesto che sono stati individuati gli autori di una rapina avvenuta la sera dello scorso 27 agosto, ai danni di due giovani, nei pressi della Stazione Termini, in piazza dei Cinquecento. Avvicinati e fermati con una banale scusa da tre ragazzi stranieri, i due vennero circondati e minacciati con un grosso coltello. Cercando di sottrarsi fuggendo, uno di loro (peraltro con un braccio ingessato) venne raggiunto, picchiato e derubato dello smartphone.
Quella sera, appena dopo l’episodio, erano intervenuti gli agenti di pattuglia del Commissariato Viminale, i quali avevano prestato soccorso al malcapitato - rimasto ferito in terra a seguito dei violenti colpi ricevuti – portato poi in codice rosso da un’ambulanza in ospedale. L’indagine, affidata agli investigatori del Commissariato – diretto da Antonio Pignataro - ha permesso l’individuazione della violenta banda criminale composta da tre giovani cittadini egiziani, due dei quali rintracciati nei giorni scorsi dagli investigatori.
Nelle immagini di videosorveglianza su strada visionate dai poliziotti, si vede chiaramente un giovane in terra duramente picchiato da altri tre giovani, uno dei quali lo ha anche colpito violentemente alla testa con il manico del coltello. Gli agenti, avendo presente la fisionomia e l’immagine degli aggressori, hanno effettuato diversi appostamenti nella zona della Stazione Termini fino ad individuare uno dei tre componenti della banda. Egiziano, appena maggiorenne, il giovane è stato arrestato. Il secondo, minorenne, anch’egli egiziano, è stato invece rintracciato invece in un centro d’accoglienza dove era ospite; gli investigatori sono alla ricerca del terzo giovane, un altro cittadino egiziano comunque maggiorenne. (08.10.15)