Nonostante gli sforzi della Banca centrale europea, l’inflazione continua a dare segni di cedimento.
In Spagna l’indice armonizzato dei prezzi al consumo di settembre è sceso dell’1,2% rispetto all’anno scorso. Ben oltre le attese degli analisti, con l’istituto nazionale di statistica di Madrid che sottolinea il ruolo di zavorra giocato dal costo dell’elettricità e del petrolio.
E se in Spagna l’indicatore era già negativo, il corrispondente dato in Germania ha registrato il segno meno per la prima volta da otto mesi: un -0,2% preliminare rispetto a settembre del 2014.
Dalla Spagna ad ogni modo arrivano anche buone notizie: le vendite al dettaglio di agosto sono cresciute di un solido 3,1% tendenziale, con la domanda interna che si conferma motore della ripresa del Paese iberico.