http://www.pupia.tv - Scafati (Salerno) - Operazione dei carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore, nel comune di Scafati. Un centinaio di militari, con l’ausilio di unità cinofile, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare – emessa dal gip del Tribunale di Salerno su richiesta della Direzione distrettuale antimafia salernitana – nei confronti di quattro indagati per estorsioni aggravate dal metodo mafioso, oltre a diverse perquisizioni domiciliari.
Coinvolti: Alfonso Loreto, 29enne; Alfonso Morello, 43enne, già detenuto per altra causa; Luigi Ridosso, 29enne; Gennaro Ridosso, 32enne.
Il provvedimento scaturisce da una complessa e articolata indagine, condotta dalla sezione operativa del reparto territoriale dell’Arma, su un sodalizio criminale dedito alle estorsioni e all’usura in danno di operatori economici di Scafati e dei comuni limitrofi, nonché al riciclaggio di assegni bancari.
L’attività investigativa, svolta attraverso metodi tradizionali supportati da attività tecniche e mirati servizi dinamici, resi ancor più difficili a causa del contesto territoriale, ha consentito di accertare, in particolare, le responsabilità dei destinatari delle misure cautelari in ordine a cinque episodi estorsivi (82mila euro complessivi), commessi a Scafati tra il 2008 e il 2010, ai danni di tre commercianti ortofrutticoli e un imprenditore conserviero del luogo, nonché di una società milanese che gestiva i parcheggi comunali a pagamento.
L’operazione rientra in un più vasto contesto investigativo che, valorizzando gli esiti di fruttuose investigazioni degli anni scorsi sulle dinamiche camorristiche dell’agro nocerino-sarnese e scafatesi in particolare (operazioni Scafo, Matrix e Mosaico condotte dal Ros – Sezione anticrimine di Salerno), ha permesso di ricostruire in termini di accertata gravità indiziaria anche due risalenti efferati omicidi di camorra, finora irrisolti, commessi negli anni 2002-2003 nell’ambito dello scontro armato tra i clan Ridosso e Muollo, ovvero l’omicidio di Salvatore Ridosso del 16 maggio 2002 a Scafati (per il quale il gip ha ritenuto sussistere i gravi indizi nei confronti del pregiudicato Mansi Valentino e di cui si ritiene mandante Muollo Ferdinando e coesecutore il defunto Luigi Muollo) e l’omicidio di Muollo Luigi del 9 settembre 2003 a Scafati, ritenuto la risposta vendicativa della famiglia Ridosso (per il quale il gip ha condiviso la gravità indiziaria nei confronti del solo Ridosso Romolo, ritenuto dalla Dda il dominus del sodalizio a base familiare, dedito negli anni 2000 a lucrative attività illecite nel settore dei videogiochi e delle estorsioni ed in grado di stringere accordi con clan del napoletano anche per la consumazione di altri gravi delitti, come il tentato omicidio di Generoso Di Lauro e l’omicidio di Andrea Carotenuto). (10.09.15)