“Tanna”, passato oggi in concorso alla Settimana della Critica a Venzia, è un film sull’essenza della vita e dell’amore, un ‘Romeo e Giulietta’ ambientato tra i paesaggi edenici dell’arcipelago di Vanuatu, nel Pacifico meridionale.
Il film è il primo lungometraggio di finzione degli australiani
Bentley Dean e Martin Butler e racconta l’amore
contrastato tra la giovane Wawa e Dain, il nipote del capo
tribu’. Dean e Butler sono comunque due esperti di documentari naturalistici.
Cinque abitanti dell’isola di Tanna, nell’arcipelago di Vanuatu, sono giunti alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica con i loro costumi tradizionali. La loro tribu’ vive ancora come secoli fa.
L’epilogo del film vede l’inasprirsi della guerra tra i due gruppi rivali mentre Wawa viene promessa in sposa a sua insaputa a un altro uomo, come parte di un accordo di pace. I due innamorati
decidono cosi’ di fuggire, rifiutando il destino imposto alla
ragazza: dovranno pero’ scegliere fra le ragioni del cu