ELCITO (SAN SEVERINO MARCHE, MACERATA, ITALY)

2015-09-04 26

Elcito, frazione di San Severino Marche, comune di 12852 abitanti, provincia di Macerata, Marche, Italia.
Si tratta di un piccolo paese arroccato su uno sperone roccioso a 820 metri di altezza alle pendici del Monte S.Vicino ed è quanto resta di un antico castello medioevale eretto a difesa dell’abbazia benedettina di Valfucina. Vi abitano sette persone ormai tutte anziane che hanno deciso di rimanere dove sono nate nonostante il relativo isolamento. A Elcito non c’è mai stato un emporio, o un negozio neppure per i generi di prima necessità, perché fino agli anni settanta la popolazione costituiva una comunità autosufficiente: in totale erano circa duecento persone che avevano un intenso rapporto con la loro terra fonte primaria di sussistenza. Questa zona si raggiunge da S.Severino Marche percorrendo la strada per Apiro fino alla frazione di Castel S.Pietro, dove si imbocca la strada di circa 5 chilometri che conduce al paese. Annoverata tra le località più caratteristiche ed interessanti del comune di S.Severino Marche, a differenza dei familiari insediamenti marchigiani posti su dolci pendii collinari, sorge su di uno scoglio alto e scosceso sito alle falde del Monte S.Vicino. Il particolare nome Elcito deriva da elce altrimenti noto come leccio (Quercus ilex). Sebbene la lecceta sia tipica della macchia mediterranea in era postglaciale aveva colonizzato anche le aree più interne ed è probabile che ce ne potessero essere residui nella gola rocciosa sottostante il paese con il suo particolare microclima.
Le cronache locali raccontano che in questo borgo vi trovò rifugio provvisorio il conte Guidobaldo Buonaccorsi da Montesanto, che nella notte del 16 dicembre 1629 a Potenza Picena aveva massacrato senza misericordia ed in maniera efferata alcuni suoi cugini e conoscenti che si erano indebitamente appropriati di una eredità che gli spettava.
Galleria di immagini di archivio di una mostra locale e con fotografie scattate domenica 23 agosto 2015; protagonisti della passeggiata Diana Principi, Sergio Sibilla e Veniero Granacci.

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