La Via Lattea conserva ancora molti misteri, ma presto il satellite europeo Gaia ci permetterà di svelarne alcuni.
Gaia creerà un'immagine 3D della galassia che potrebbe farci comprendere le nostre origini e il nostro futuro.
"Un passo fondamentale per capire l'universo è comprendere l'universo più vicino a noi: la nostra galassia", spiega Giuseppe Sarri, project manager del progetto Gaia dell'ESA.
Gaia traccerà una mappa dettagliata della Via Lattea. "La posizione delle stelle sarà stabilita con una precisione molto maggiore, almeno mille volte superiore rispetto a quanto si può fare dalla Terra", sottolinea Laurent Chemin, astrofisico dell'Osservatorio di Bordeaux.
Punto di riferimento per la missione spaziale Gaia sarà il celebre osservatorio del Pic du Midi, in Francia, le cui osservazioni permettono di calibrare lo spettrografo di Gaia.
Il censimento comprenderà un miliardo di stelle, circa l'1 per cento dei 100 miliardi che compongono la Via Lattea.
L'enorme afflusso di dati contribuirà anche a risolvere alcuni dei più grandi rompicapi degli astronomi: stabilire l'esatta forma a spirale della galassia e individuare la materia oscura, la forza nascosta che permea l'universo.
"Come è distribuita la materia oscura nello spazio e se è più concentrata nel disco o nell'alone sono cose che non sappiamo ancora" dichiara Carme Jordi, astronoma dell'Università di Barcellona "e mappando il movimento preciso delle stelle nel disco possiamo dedurre come la materia oscura è distribuita."
"È molto importante -- continua Carme Jordi -- perché la materia oscura è molto più abbondante della materia visibile, quindi se la materia oscura esiste significa che guida l'evoluzione dell'universo."