Il premier iracheno non propone soltanto un rimpasto, ma una vera rivoluzione in seno all’esecutivo. Il tutto per migliorare la situazione economica e combattere la corruzione endemica nel paese.
Fra gli incarichi che Haider al Abadi vorrebbe cancellare c‘è quello dell’ex premier Nuri al Maliki, al momento vicepresidente con una grossa influenza sulle decisioni politiche della nazione.
Si tratta anche di una rospota alle manifestazioni
di protesta della gente scesa in strada a Bassora e Bagdad. Perché la corruzione istituzionale, oltre a porre un freno allo sviluppo e alla pacificazione del paese, non fa che favorire l’espansione dello stato islamico che ormai controlla metà del paese. La scorsa settimana 300 funzionari sono stati uccisi a Mosul.