I palestinesi organizzano ronde notturne per evitare nuovi attacchi dei coloni radicali in Cisgiordania.
Sono misure accessorie a quelle che il governo israeliano ha deciso negli ultimi giorni, e che applica, per la prima volta, a propri concittadini. Misure come la detenzione illimitata e interrogatori durissimi. I palestinesi però non si fidano e posti di blocco improvvisati sono organizzati sulle strade.
“Controlliamo se qualcuno è armato, se ci sono stati furti. Molti israeliani vengono qui e creano problemi o bruciano case”. spiega Mutasser, membro della pattuglia di Turmusaya, vicino Ramallah.
L’attacco dello scorso 31 luglio contro un casa a Douma che ha provocato la morte di un uomo e di suo figlio, neonato, e ustioni di terzo grado alla moglie e all’altro figlio ha obbligato l’esecutivo israeliano e la società a rendersi conto della situazione. Almeno 7, finora, gli israeliani sospetti, arrestati per l’attacco.