Non è ancora chiaro chi abbia rapito i quattro tecnici italiani che lavoravano in Libia per l’impresa parmigiana Bonatti. Fonti dei servizi di sicurezza sospettano si tratti di una banda in cerca di un riscatto, ma c‘è il rischio che i rapiti vengano ceduti ad altri gruppi. Gli stessi familiari non hanno informazioni.
“Siamo in attesa di telefonate – ha detto alla Rai il figlio di
Fausto Piano -. E’ difficile spiegare cosa sentiamo, non avremmo mai pensato che questo potesse succedere”.
Gli altri rapiti sono Gino Pollicardo, Salvatore Failla, Filippo Calcagno.
Una delle ipotesi è che il rapimento sia una rappresaglia da parte di trafficanti coinvolti nell’ondata migratoria verso l’Italia.
I quattro tecnici sono stati rapiti quando erano sulla strada di Mellitah. Provenivano da Tunisi di ritorno dalle vacanze.