http://www.pupia.tv - Venezia - La Guardia di Finanza di Jesolo ha concluso una complessa attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Venezia, in collaborazione con la Procura della Repubblica di Treviso e con la Procura tedesca di Francoforte sul Meno, che ha consentito di individuare un’organizzazione criminale i cui appartenenti sono accusati di aver ideato e posto in essere una frode fiscale transnazionale, finalizzata all’evasione dell’Iva dovuta sulla commercializzazione di autoveicoli di lusso, provenienti da fornitori comunitari.
In base alle prime ricostruzioni dei militari della Tenenza di Jesolo, le imposte evase AMMONTANO ad oltre 25 milioni di euro, di cui 18 milioni relativi ad imposta sul valore Aggiunto, 6 milioni di imposte sul reddito e 1 milioni ad Irap.
Complessivamente 25 i soggetti denunciati, di cui 4 identificati quali promotori dell’organizzazione e accusati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari transnazionali, ed 8 le ordinanze di custodia cautelare emesse dal GIP del Tribunale di Treviso nell’ambito della prima tranche dell’operazione ed eseguite dalle Fiamme Gialle.
Numerose le perquisizioni operate in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Lombardia disposte dalla Procura di Venezia, che ha anche avviato rogatorie con l’Autorità Giudiziaria in Germania per l’acquisizione di elementi relativi alle società estere coinvolte nella frode.
I militari della Guardia di Finanza hanno operato anche presso Istituti bancari e Conservatorie per sequestrare beni e denaro per un controvalore che allo stato è di circa 1,5 milioni di euro.
Un consistente dispiegamento di forze, come testimoniano i numeri dell'operazione "Prince", condotta dalla Guardia di Finanza per stroncare l'articolata frode fiscale, grazie alla quale l’organizzazione, il cui capo veniva soprannominato “Il Principe”, riusciva ad intascare la consistente imposta sul valore aggiunto dovuta sugli autoveicoli di pregio al