Milioni di musulmani celebrano in tutto il mondo l’eid-al-fitr, la festa che segna la fine del mese di digiuno del ramadan. A Gerusalemme le celebrazioni sono iniziate con la preghiera mattutina nella mosceha al-aqsa, terzo luogo sacro dell’Islam.
“Se Dio vuole, l’eid è tornato – dice un abitante di Gerusalemme -. E se Dio vuole, il prossimo eid vedrà tutta la nazione musulmana vittoriosa, con palestinesi e arabi di nuovo uniti”.
A Gaza, in migliaia hanno partecipato alla preghiera pubblica presieduta dal leader di Hamas Ismail Haniyeh. L’atmosfera è segnata dagli strascichi dell’ultimo conflitto con Israele, che si è consumato appena un anno fa. La mente dei palestinesi di Gaza torna alle vittime di quei giorni di guerra, ma anche alle attuali,difficili, condizioni di vita quotidiana della popolazione.
Rifugiati siriani hanno celebrato l’eid-al-fitr nel campo profughi di Zaatari in Giordania. Sono circa un milione i siriani che sono dovuti fuggire dalle loro case soltanto negli