Argante aria
Recitativo
Araldo
Signor, che delle stelle
Emuli i pregi, a te salute invia
L’eccelso mio Monarca,
E da te chiede
In un libero varco,
Esporti i sensi suoi, con franca fede.
Goffredo
Venga il tuo re a suo grado,
Ch’in di lui sicurtà l’onor impegno.
Eustazio
Quivi lo spinge alta cagion di regno.
Aria
Argante
Sibillar gli angui d’Aletto,
E latrar vorace Scilla,
Parmi udir d’intorno a me.
Rio velen mi serpe in petto,
Nè ancor languida favilla
Di timor pena mi diè.