Il Congresso degli Stati Uniti ha 60 giorni per valutare l’accordo sul nucleare iraniano raggiunto nelle scorse ore a Vienna. Se non verrà ritenuto adeguato, i repubblicani lo bloccheranno. E i mal di pancia sono già cominciati. Lo spiega l’ex direttore della Cia, Michael Hayden: “La parte più deludente è quella dell’“accesso gestito” delle ispezioni. Sono rimasto perplesso per il modo in cui gli iraniani hanno ottenuto la sospensione delle sanzioni sulle armi convenzionali e il sistema balistico dei missili, quando hanno insistito fin dall’inizio affinchè questi argomenti non fossero messi in discussione”.
Daryll Kimball, direttore dell’associazione per il controllo delle armi, mette l’accento sul sistema di monitoraggio delle ispezioni: “Questo accordo mostra un sistema di monitoraggio delle ispezioni più forte di quanto ci aspettassimo dopo l’accordo raggiunto il 2 aprile. Chi definisce il sistema più debole non sa di cosa sta parlando. Non capisce”.
Intanto il presidente Oba