In Ungheria passa la linea dura nei confronti dei migranti. Il parlamento ha approvato ad ampia maggioranza le nuove leggi che permettono la costruzione del muro al confine con la Serbia e che rendono più difficile ottenere asilo.
Viene data via libera all’espropriazione dei terreni che si trovano sul tracciato della futura barriera, alta quattro metri e lunga 175 chilometri, per fermare l’afflusso di migranti che transitano in Ungheria per raggiungere Austria o Germania. Sessantamila quelli arrivanti da inizio anno, in gran parte da Afghanistan, Siria e Pakistan.
Vengono unificate le procedure per l’esame delle richieste di asilo per accelerarle ed evitare i ricorsi.
Nazioni Unite e del Consiglio d’Europa hanno richiamato il governo conservatore di Viktor Oban al rispetto del diritto internazionale. L’Ungheria ha fatto parte del fronte del no alle quote obbligatorie per ripartire i migranti all’interno dell’Unione Europea.