In Grecia si avvicina il momento dell’attesa risposta: “Sì” o “No” al referendum sugli accordi con i creditori internazionali. Le piazze si sono spaccate nelle manifestazioni parallele e contemporanee di questo venerdì sera una a favore e l’altra contro: fotografia di un paese diviso alla vigilia del voto che sarà anche un test sul gradimento del governo Tspiras.
Per il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis: “Se vincerà il ‘No’ il primo ministro si recherà lunedì a Bruxelles, firmerà un accordo migliore di quello proposto e martedì riapriranno le banche”.
Gli occhi dell’Europa sono puntati sulla Grecia, in ballo potrebbe esserci la tenuta dell’euro e la stabilità politica dell’intera Unione. Per i sondaggi i due schieramenti sono alla pari. I seggi domenica chiuderanno alle 18 ora italiana, intorno alle 20 ci saranno i primi risultati indicativi perché non ci saranno exit poll.
L’economia del Paese langue, gli istituti di credito restano chiusi, la liquidità delle banch