Condoglianze, ma anche un messaggio di unità contro il terrorismo: il Ministro dell’Interno tunisino ha ricevuto a Sousse i suoi omologhi francese, tedesco e soprattutto quello britannico. È il Regno Unito a lamentare il maggior numero di vittime nella strage di venerdì – le identificazioni vanno a rilento, ma il governo di Londra ha già detto di temere che delle trentasette vittime quelle britanniche siano una trentina.
Theresa May, il ministro britannico, ha parlato di una democrazia ancora fragile:
“Il presidente Essebsi è il primo presidente democraticamente eletto in Tunisia. La Tunisia è il simbolo di ciò che è possibile. Stamattina abbiamo avuto una riunione, con i miei colleghi ministri dell’Interno, e questo dice della determinazione che abbiamo noi tutti per combattere quest’ideologia perversa che causa morte e distruzione”.
I ministri hanno parlato di cooperazione economica, di scambio di informazione e collaborazione nella sorveglianza e nell’intelligence. Ma so