Il premier ellenico Alexis Tsipras chiama il popolo alle urne sul piano internazionale voluto dai creditori e il popolo risponde. In attesa del referendum del 5 luglio, in molti si sono messi di nuovo in fila davanti alle banche per ritirare i risparmi, dato l’imminente rischio di default del Paese. Per le strade di Atene alcuni cittadini plaudono alla consultazione, ma a prevalere è la preoccupazione.
“Non credo sia una cosa tragica il fatto che ci sia un referendum. Finalmente un premier che chiede l’opinione dei cittadini. Non credo ci sia motivo di essere tanto preoccupati’‘, dice una residente. “Alcuni anni fa non era pensabile indire una consultazione come questa, ora invece va tutto bene?’‘, ironizza un altro. ‘‘Credo che non sia strano essere preoccupati, è normale, lo siamo tutti’‘. “Se fossimo stati una nazione tanto forte da resistere, sarei stato contrario all’eurozona. Ma non abbiamo questo tipo di potere, non strisceremo dietro l’Europa, ma ci resteremo. Ci deve essere