Potrebbe rivelarsi un boomerang per il governo ungherese, la campagna di affissioni antistranieri che da settimane tappezza i muri di tutto il paese.
Secondo un sondaggio condotto dall’opposizione, il 98 per cento degli interpellati si è detto contrario all’iniziativa, e l’Unhcr, agenzia dell’Onu per i rifugiati, ha risposto con uno spot diffuso in televisione.
“In molti paesi la spinte xenofobe arrivano da partiti marginali, da gruppi di estrema destra, invece stranamente in Ungheria è il governo che soffia sulla xenofobia. E’ incoraggiante, invece, la reazione dell’opinione pubblica, contraria a questa deriva e intenzionata ad aiutare i rifugiati”.
Il discusso governo di destra di Viktor Orban, alle prese con una impopolare crisi economica, però non si mostra disposto a nessuna autocritica.
“Abbiamo verificato che 50.000 persone entrate in Ungheria, quindi in Europa, hanno fassato la frontira senza documenti. Conosciamo l’approccio dell’Unione europea al fenomeno migratorio,