Il videoclip è la narrazione verticale di due storie, quella del cantautore che racconta e quella della protagonista che viene raccontata.
Gli stessi anni, la stessa storia, vissuta in due, in un’ ambientazione onirica in cui passato e presente sono compresenti e si influenzano. La traccia del ricordo rimane e il cantautore intraprende con la protagonista del video un viaggio verso il ricordo, per andare a cercare oltre la percezione del sé e dell’altro. Un mondo di rappresentazione, evocazione di emozioni, sentimenti vissuti. Abitare la musica e le immagini per accorgersi di quello che si fa, per cogliere lo spettatore sul particolare e invitarlo a guardare, più che vedere, per mantene re un linguaggio vicino a quello onirico. Il video è girato in un unico piano sequenza tra le stanze e i corridoi dell’Hotel Doge di Alba Adriatica. Un luogo di passaggio, una dimora ideale per un viaggio tra mondo percettivo della persona e contesto di appartenenza. La dimensione temporale in cui si svolge la decostruzione emotiva e cognitiva è evidenziata, oltre che dal piano sequenza, anche dalla scenografia surreale di Angelica Lupi, dalla fotografia di Paolo Sorgi e la post produzione di Ermanno Di Nicola.