La debolezza della domanda sui mercati di Hong Kong e Macao pesa sui risultati di Richemont. Il gruppo del lusso svizzero, proprietario di numerosi brand tra cui Cartier, ha visto un calo delle vendite dell’8% il mese scorso.
Colpa delle fluttuazioni del cambio: in risposta al dollaro forte e all’euro debole, i vertici avevano deciso di alzare i prezzi nella zona euro e di tagliarli in Asia. In quest’ultima regione, spiegano, i compratori all’ingrosso hanno rallentato gli acquisti in attesa di ulteriori tagli. Anche se, sottolinea l’azienda, non sono previsti nuovi aggiustamenti nel prossimo futuro.
Cattive notizie anche sul versante delle uscite: l’apprezzamento del franco seguito alla decisione della banca centrale svizzera di disancorare il cambio dall’euro ha portato ad un aumento dei costi di base.