La crisi del debito greco e il suo impatto sui mercati. La debolezza statunitense, tradizionale sbocco delle merci tedesche. I tanti scioperi delle ultime settimane.
Solo a fronte di tutto ciò si può comprendere il crollo della fiducia di investitori e analisti in Germania. A maggio l’indice ZEW è precipitato a 41,9 punti dai 53,3 di aprile.
Agli oltre 200 professionisti sondati dall’istituto di Mannheim non è piaciuta la frenata della crescita economica allo 0,3% nel primo trimestre.
Nessuno però si spinge a parlare di un deterioramento dell’economia tedesca, che è ancora sostenuta da un solido mercato del lavoro e dal cambio favorevole.