Alibaba si è difesa, sottolineando di impiegare ben 2 mila dipendenti nella lotta ai prodotti contraffatti. Ma l’accusa lanciatale dal gruppo francese del lusso Kering, proprietario di brand come Gucci e Yves Saint Laurent, getta un’ombra sul gigante cinese dell’e-commerce.
Stando alle motivazioni della causa intentata presso una corte federale di Manhattan, non solo i meccanismi di protezione dei marchi di Alibaba farebbero acqua da tutte le parti, ma la società permetterebbe le vendite anche nei casi in cui sa che si tratta di imitazioni. Addirittura incoraggiandole, dice l’esposto, attraverso il motore di ricerca.