Almeno 43 vittime e una ventina di feriti. È il bilancio provvisorio dell’attentato compiuto
a Karachi, in Pakistan.
Un commando armato composto da sei uomini, tutti in moto, ha attaccato un autobus su cui viaggiavano musulmani ismailiti, corrente minoritaria dell’islam sciita.
Karachi, megalopoli da 20 milioni di abitanti, da tempo è bersaglio di attacchi contro gli sciiti che rappresentano il 20% della popolazione del Pakistan. Nella città non mancano anche scontri tra gruppi armati legati a partiti politici in lotta per il controllo del territorio.
Jandullah, letteralmente i soldati di Allah, un gruppo di estremisti islamici legati ai Taleban, ha rivendicato l’attentato.