Regno Unito, la politica scopre i limiti del sistema elettorale

2015-05-06 2

Per usare un paragone sportivo, si potrebbe dire che la politica britannica assomiglia a una partita di ping pong tra gli esponenti delle due formazioni maggiori, come suggeriscono questi scambi di battute tra leader conservatori e laburisti nel Parlamento di Westminster.

Da decenni, Tory e Labour si alternano al potere senza apparente difficoltà. Così è stato finora.

Ma quest’anno, per la prima volta, i dibattiti televisivi hanno riunito sette candidati. Un segnale che i due partiti, che tradizionalmente dominavano la scena politica, questa volta potrebbero non essere in grado di conquistare la maggioranza assoluta alla Camera dei comuni.

Un copione che conferisce ai partiti minori un ruolo inedito. Potranno fare la parte dei guastafeste o dell’ago della bilancia. In nessun caso saranno protagonisti, perché penalizzati da una legge elettorale, in vigore da più di un secolo, che funziona nel modo seguente.

In ognuna delle 650 circoscrizioni elettorali in cui è suddivisa la Gr

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