Con il rimborso da 200 milioni di euro effettuato mercoledì al Fondo monetario internazionale, Atene è ormai ad un passo dal baratro finanziario.
Le casse sono quasi vuote e la successiva scadenza sul calendario è già fissata per martedì prossimo. I negoziati con i creditori per sbloccare nuovi aiuti internazionali in cambio di un comprensivo piano di riforme sono in alto mare.
Il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis, dopo un incontro con il commissario europeo Pierre Moscovici, ha parlato dell’Eurogruppo di lunedì prossimo come di un’occasione per dimostrare i progressi fatti, ma per il presidente Dijsselbloem le condizioni per un accordo ancora non ci sono.
Colpa della Grecia? Atene dice di aver fatto concessioni su Iva e privatizzazioni e va al contrattacco, accusando Fmi e Bruxelles di disaccordi tra di loro.
Rimangono, ad ogni modo, i nodi fondamentali delle pensioni e del mercato del lavoro: a quest’ultimo riguardo, la riassunzione di 4.000 statali decisa dal Parla