Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha ricevuto in udienza, davanti alle telecamere, il soldato di leva Damas Fikadeh, nei giorni scorsi vittima di un trattamento aggressivo e razzista da parte della polizia che ha sollevato un’ondata di proteste in tutto il paese.
“Mi dispiace che la manifestazione di domenica sia finita in violenza tra polizia e civili, ma io sostengo questa protesta, sono con loro. Spero che questo aiuti a capire che la comunità ebraica di Etiopia faccia parte di Israele”.
Domenica, dopo che un video diffuso su internet aveva mostrato il trattamento subito dal soldato etiope, erano scoppiate manifestazioni di protesta a Gerusalemme e Tel Aviv, che hanno causato decine di feriti e non meno di 15 arresti.
Sulla vicenda è intervenuto anche il capo dello Stato, Rivlin, per il quale Israele nei confronti degli ebrei etiopi, “ha sbagliato”.
I membri della comunità ebraica d’Etiopia, conosciuti anche come falascià, sono circa 110mila e vivono concentrati in al