In Sudafrica il Re della Nazione Zulu, Goodwill Zwelithini, getta acqua sul fuoco della xenofobia che era stato accusato di aver fomentato il mese scorso.
Di fronte ad una folla di seguaci raccolti nello stadio della città di Durban, ha assicurato di essere stato frainteso quando aveva detto in una precedente manifestazione pubblica che era “ora di liberarsi dei pidocchi” e che gli stranieri dovevano “fare le valigie e andarsene”.
“Intendevo dire che la polizia dovrebbe espellere i clandestini, non che la gente avrebbe dovuto dare la caccia agli stranieri!” ha fatto spiegare dai suoi portavoce.
Un fraintendimento che è costato la vita ad almeno sette persone, molte linciate in strada in pieno giorno durante le violenze che si trascinano già da tre settimane, in un Paese che si è diviso tra chi condanna le aggressioni, come gli studenti dell’università di Johannesburg, e i molti che, impoveriti dalla crisi economica e colpiti dall’alta disoccupazione, si scagliano contro gli st