Atene quasi a secco, il governo greco requisisce i fondi delle PA locali

2015-04-20 3

Quando si dice raschiare il fondo del barile. Questo lunedì il governo greco ha ordinato alle pubbliche amministrazioni locali di versare tutti i contanti disponibili (cioè non impegnati per prossimi 15 giorni) alla Banca centrale. Obiettivo: il pagamento regolare di salari pubblici e pensioni, in assenza dell’ultima tranche da 7,2 miliardi di euro di aiuti internazionali ancora congelata.

“Lo Stato sta finendo i soldi, è chiaro”, commenta l’analista politico Dimitris Katsikas. “Stanno raccogliendo fondi ovunque riescano a trovarli in questo momento. Per ora abbiamo abbastanza liquidità per continuare, credo. Ma il giorno del giudizio arriverà a giugno. Tutto considerato, avremo bisogno di un nuovo accordo, e se i negoziati a tal fine non andranno in porto, allora sì, rimarremo senza soldi”.

Improbabile, per ammissione stessa del presidente Jeroen Dijsselbloem, che l’accordo venga trovato in tempo per l’Eurogruppo di Riga di questo venerdì. Nonostante su Atene incombano scadenze mo

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