Incertezza uguale volatilità. Nemmeno la Gran Bretagna, locomotiva economica dell’Unione europea, fa eccezione a questa regola. Continuano a intensificarsi le tensioni sui mercati valutari, con la sterlina che lunedì è scesa sotto 1,46 sul dollaro.
Oltre all’imminente dato sull’inflazione, che potrebbe addirittura scendere in negativo, a darle il colpo di grazia sarà secondo agli analisti il verdetto delle urne. Impossibile dire quale degli schieramenti sia preferibile dal punto di vista economico, chi vincerà e, soprattutto, se ci sarà un vincitore chiaro.
“Crediamo che queste pressioni continueranno – commenta Nick Parsons di National Australia Bank – perché l’unica cosa che sembra davvero certa in questa tornata elettorale è un’incertezza a livelli mai registrati in precedenza”.
Per alcuni la sterlina potrebbe toccare i minimi visti dopo le ultime elezioni, intorno a 1,42 sul dollaro. Altri si spingono, in caso di stallo parlamentare, a parlare di “momento Lehman Brothers”, o