Lo storico incontro tra Barack Obama e Raul Castro è un tonico per la gente di Cuba, che vede nel presidente americano una speranza per lasciarsi alle spalle l’infinito braccio di ferro con la grande potenza che tanto ha pesato negli ultimi 50 anni sull’economia dell’isola.
“Tutti i cubani stanno aspettando che il governo americano allenti l’embargo contro Cuba. Anche noi cubani abbiamo il diritto di respirare liberamente” dice Lazaro Padilla, abitante dell’Avana, intervistato in un bar.
Più contrastanti sono i sentimenti della folta comunità degli esuli in quel di Miami. Fra coloro che sono fuggiti dal regime di Fidel Castro, in tanti non credono a una svolta.
Come Miguel Saavedra che dice “quest’incontro tra Obama e Castro è come una festa per entrambi, come fossero amici. Strette di mano…quando Cuba è il paradiso del terrorismo internazionale, Obama lo sa. Malgrado Obama incontri Castro, o chiunque altro sperando in un cambiamento, Cuba non cambierà mai”.
Ma c‘è anche chi è