Uomini, ma anche donne, sono scesi in piazza a Kabul per chiedere “giustizia per Farkhunda”, la ragazza linciata a morte e poi bruciata vicino a una moschea da una folla inferocita che la accusava ingiustamente di avere oltraggiato il Corano. Molte donne indossavano una maschera con il volto della ragazza.
“Chiediamo al governo e alla polizia come sia stato possibile che sia accaduto e siamo qui per chiedere giustizia”, ha detto una manifestante
“I diritti umani delle donne in Afghanistan sono soltanto uno slogan, le donne qui non hanno alcun diritto, l’Afghanistan è il posto peggiore e più pericoloso per loro”, ha detto un attivista.
Amnesty International è intervenuta diramando un comunicato.
Undici persone, presumibilmente responsabili di aver arringato la folla, sono state arrestate.
Il ministero dell’Interno ha sospeso 13 poliziotti., rimasti inerti di fronte al massacro.