Cadono teste, in Tunisia, dopo l’attacco al museo del Bardo, rivendicato dall’ISIL. Sei i funzionari di polizia rimossi dall’incarico, mentre è ancora in corso un’inchiesta sulle falle alla sicurezza, in occasione della sanguinosa presa d’ostaggi della scorsa settimana.
In visita al museo di Tunisi teatro dell’attacco costato la vita a venti turisti stranieri e a un poliziotto, il presidente tunisino Beji Caïd Essebsi ha domeni ca reso omaggio alle vittime e detto che le autorità sono sulle tracce di un terzo uomo, “direttamente implicato” e assicurato che “non andrà lontano”.
Due foto segnaletiche sono state diffuse nella speranza di accelerare l’arresto del sospetto.
Emerse poche ore prima, immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza, mostravano due attentatori – poi uccisi dalla polizia -, muoversi indisturbati all’interno del museo e lasciar allontanare un uomo, che al momento si ipotizza fosse il loro autista.