Un giorno di tregua per riordinare le idee e, poi, da mercoledì, si torna a fare sul serio coi negoziati tra Grecia e “le istituzioni”, che nei documenti ufficiali hanno sostituito la troika, ma restano i medesimi artefici del destino ellenico.
L’Eurogruppo di lunedì ha stabilito che “si è perso troppo tempo”. Atene prova a coltivare la speranza.
“Credo che alla Grecia e al governo dovrebbero essere dati più margini di manovra possibili, per provare a fare quello che vogliono” ha detto una donna, intervistata in strada.
“Bisognerebbe – ha continuato – seguire passo dopo passo quali riforme riuscirà a far passare. Credo che la gente sia aconoscenza di cosa sta accadendo e non si aspetta che ogni cosa cambi e diventi perfetta, viste le condizioni”.
Pantelis Glezos, disoccupato di 31 anni, ha affermato di sperare “che un accordo venga raggiunto, perché vedo che non son o rigidi come prima. E noi, dal canto nostro, abbiamo cominciato a essere più chiari nelle nostre richieste. Qui