L’esercito ucraino si è allontanato di circa 25 chilometri dalla linea del fronte di Popasna, nei pressi di Artemivsk.
La ritirata da parte dei lealisti è cominciata solo giovedì, dopo una netta diminuzione dei combattimenti.
Le truppe stazionano ora a Soledar, dove euronews ha incontrato un battaglione di soldati.
Aleksander Motuzianyk, portavoce dell’esercito ucraino e capo dell’ufficio stampa delle unità antiterrorismo (Ato) spiega che “non abbiamo registrato quasi per nulla bombardamenti dalle aprti di Luhansk, Debaltseve e Donetsk, ma nei pressi di Mariupol, in particolare a Shyrokino, ci sono stati numerosi colpi sparati verso le nostre postazioni. Tentativi di assaltare le posizioni delle forze anti terrorismo e lo stesso villaggio”.
Da Donetsk, i filorussi affermano di non avere informazioni sul ritiro ucraino e rilanciano la stessa accusa sull’importante porto sul mar d’Azov.
Il portavoce dell’autoproclamata repubblica di Donetsk, Eduard Basurin ha affermato che “co