http://www.pupia.tv - Gioia Tauro (Reggio Calabria) - A conclusione di una complessa ed articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi, la Polizia di Reggio Calabria ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari, emessa dal gip presso il Tribunale di Palmi, nei confronti di nove presunti appartenenti ad un’organizzazione criminale artefice di una lunga serie di rapine a mano armata nei confronti di autotrasportatori di furgoni e di mezzi pesanti, farmacie, uffici postali, cacciatori e distributori di carburante.
Le indagini, condotte per lunghi anni dalla squadra mobile di Reggio Calabria, diretta dal primo dirigente Francesco Rattà e dal suo vice Fabio Catalano, e dal commissariato di Gioia Tauro, diretto dal vicequestore aggiunto Angelo Morabito, hanno consentito di ricostruire il ruolo di ogni singolo soggetto e di individuare le basi logistiche utilizzate per la custodia delle armi e la latitanza di capi ed affiliati del pericoloso sodalizio.
Secondo quanto ricostruito, la banda organizzava delle vere e proprie “squadre d’assalto” per compiere i propri "colpi", armate di mitra e fucili a canne mozze. Alla banda vengono attribuite una trentina di rapine compiute dal 2009 ad oggi nel tratto dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria che attraversa la Piana di Gioia Tauro contro conducenti di Tir ed automobilisti ed uffici postali, farmacie e distributori di carburante del comprensorio.
I camionisti, in particolare, venivano bloccati dai rapinatori mentre percorrevano l’autostrada o arterie interne e costretti a raggiungere a bordo dei loro mezzi luoghi isolati
dove i tir venivano svuotati del loro carico, mentre i conducenti, sotto la minaccia delle armi, erano tenuti sotto sequestro.
Gli investigatori hanno anche scoperto i depositi dove la banda nascondeva le armi utilizzate per compiere le rapine. (25.02.15)