Disunita in termini di reddito delle famiglie. Solcata da un divario tra le regioni ricche e quelle meno abbienti. E povera, sempre più povera.
A fronte di tanti record positivi vantati dalla locomotiva d’Europa, questo ritratto alternativo della Germania mostra un tasso di povertà ai massimi dalla riunificazione: il 15,5%. A dipingerlo, basandosi sui dati del 2013, è stata l’associazione no-profit Paritätischen Gesamtverbandes. Ben 12 milioni e mezzo i tedeschi che vivono sotto la soglia di povertà relativa, con un’incidenza particolare negli Stati federali settentrionali di Brema, della Pomerania Occidentale e di Berlino.
Netto il divario con i Land meridionali, come la Baviera. Motivo per cui il numero uno dell’associazione Ulrich Schneider si spinge fino a parlare di una ‘repubblica lacerata’. “La povertà in Germania non è tanto un problema economico, quanto piuttosto il risultato di omissioni politiche”, ha dichiarato. “Questo va detto chiaramente. Abbiamo la possibilità di