Neve, sole e tanti sciatori. Una scena normalissima in una stazione sciistica in questa stagione. Non però in Svizzera, dopo la brusca rivalutazione della valuta nazionale nei confronti dell’euro.
Il 15 gennaio scorso, la decisione della Banca centrale elvetica di non intervenire più sui mercati per impedire al tasso di cambio di scendere sotto la soglia minima di un franco e venti per euro ha messo in ginocchio il settore turistico.
Da un giorno all’altro, la settimana bianca in Svizzera è diventata molto più costosa che nell’Eurozona. La piccola stazione sciistica di Grächen ha però saputo reagire in fretta.
Berno Stoffel, responsabile per il turismo di Grächen: “Il settore del turismo è stato colpito duramente perché siamo considerati un settore di esportazione. Ma produciamo in Svizzera, non possiamo spostare la produzione altrove. Allora abbiamo deciso di fare un’offerta ai nostri clienti, soprattutto a quelli che provengono dall’estero: dalla Germania, dalla Francia, dai Pa