L’operazione portata a termine da Berlusconi è paragonabile ad una pulizia etnica. A sentire gli uomini vicini all’ex governatore pugliese, da Palese ad Altieri a Fucci, è chiara e studiata a tavolino: pur di fare la guerra a Raffaele – questo il loro ragionamento – Berlusconi distrugge il partito nella regione dove alle ultime elezioni ha ottenuto il consenso più alto. La nomina non è uno schiaffo ma un ceffone in faccia per il capo della fronda azzurra, che senza tanti giri di parole, non esita a parlare di ennesimo errore di Berlusconi. Ma detto questo, Fitto non appare affatto intimorito. - visita il sito http://www.antennasud.com