Una forza di interposizione che possa controllare non solo le frontiere fra l’Ucraina e le autoproclamate repubbliche separatiste, ma anche le frontiere fra queste e la Russia. È questa l’idea del presidente ucraino Poroshenko che non piace a Mosca, ma trova delle sponde perfino in alcuni separatisti.
“Dobbiamo introdurre dei contingenti in grado di mantenere la pace”, ha detto Poroshenko, “e controllare la frontiera ucraino-russa nelle regioni di Donetsk e Lugansk. Consideriamo che sia l’Unione Europea la migliore opzione possibile per un’operazione di mantenimento della pace”.
Una mossa per cercare di tagliare i rifornimenti russi ai separatisti che Mosca ha mostrato di non gradire:
Così un portavoce del ministero degli esteri ruso: “Per quanto riguarda il ritiro delle armi pesanti dalla linea di demarcazione il processo sarà facilitato dall’OSCE con il gruppo di contatto. L’OSCE deve anche verificare la tregua. Siamo convinti che la pietra angolare per risolvere il conflitt